Camaleonte

In queste terre aride
si nasconde dietro le rocce
l’ombra di ciò che sono.

A volte mi chiedo,
se la solitudine che percepisco
sia il destino
o solo il peso di un’assenza.
Corpo carcassa
che non trova mai uno specchio d’acqua
in cui si possa riflettere casa.

Eppure mi mimetizzo,
senza lasciar trasparire
quanto il mio silenzio
gridi.

C’è una parte di me
che si perde
ogni volta che pensa di appartenere,
senza che il mare si accorga
di quanto la mia verità
sia profonda.
Troppo grande
per essere condivisa
troppo invisibile
per essere vista.

Cambio la tavolozza dei miei colori
perché è nell’immutabilità
che giace la morte.
Ho il potere così di divenire un fiore
un albero
una foglia
acqua e fuoco.

La mia rarità è forse una maledizione
una tempesta
che non trova il lampo
un vuoto
che non cerca tregua.
Ma è tutto ciò che sono
ed è forse l’unico dono
che la vita mi ha dato.